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Rommel

un gioco di Duccio Vitale pubblicato da International Team (1981)

La sorte del conflitto in Africa Settentrionale era ormai segnata nel momento in cui, in contemporanea con l'attacco dell'8a armata britannica ad el-Alamein, inglesi ed americani sbarcarono in Marocco ed Algeria (operazione Torch) puntando, dopo aver superato la resistenza inizialmente offerta dalle truppe francesi, sulla Tunisia. La conseguenza di questi sbarchi furono l'invasione della Francia di Vichy ed il rapido invio di truppe tedesche ed italiane in Tunisia. Per quanto questi reparti poco consistenti ed arrivati poco alla volta riuscirono a respingere gli alleati, vincendo sul filo del rasoio la "corsa a Tunisi" e consolidando un'ampia testa di ponte, la loro situazione era quantomeno precaria. All'inizio del 1943 le truppe italo-tedesche, inseguite dall'8a armata britannica, abbandonata la Libia si rifugiarono in Tunisia. Nonostante l'enorme superiorità alleata complessiva, la situazione che si veniva delineando parve fornire a Rommel la possibilità di sfruttare le linee interne per concentrare tutte le forze disponibili per sconfiggere la 1'armata alleata in Tunisia prima che l'8a armata potesse intervenire, per poi volgersi contro le avanguardie dell'8a armata. La lentezza dell'inseguimento delle truppe di Montgomenry, l'inesperienza delle truppe americane in Tunisia e la debolezza delle loro posizioni erano tutti elementi a favore per questo ultimo tentativo di capovolgere le sorti della campagna. Il 14 febbraio 1943 elementi della 10. e della 21. Panzerdivision mossero all'attacco delle posizioni del CCB della 1a divisione corazzata americana ottenendo un brillante successo tattico che avviò la battaglia.

Essendo una delle prime grandi battaglie terrestri in furono coinvolte truppe americane in modo consistente (e contro un nemico guidato da una leggenda, la "volpe del deserto" che tanto spesso aveva beffato gl'inglesi), non sorprende che questa battaglia - ribattezzata battaglia di Kasserine - sia stata e continui ad essere il tema di molti wargame. D'altronde la situazione è tra quelle che più si prestano alla creazione di un gioco interessante: un'armata inferiore che, sfruttando le linee interne, si concentra contro il punto debole dell'avversario cercando di riuscire ad ottenere un successo prima che gli avversari possano riorganizzarsi e, sfruttando la loro superiorità lanciare un contrattacco.

Il gioco della International Team simula la battaglia a livello di battaglione (ovvero, una pedina nel gioco rappresenta un battaglione) su una scala spaziale di 3 km/esagono e temporale media di 8 ore/turno (3 turni, di cui due diurni ed uno notturno, compongono un giorno: data la stagione dell'anno, i turni diurni rappresenterebbero circa 5 ore e quelli notturni circa 14 ore). Dal punto di vista grafico il gioco si distingue per la mappa componibile di cartone molto spesso - standard della IT - con l'effetto tridimensionale dato dalle colline in rilievo da sovrapporre alla mappa. Pedine semplici, chiare e funzionali. Le regole sono semplici, corrispondono grossomodo a quello che era lo stato dell'arte all'inizio degli anni '70: ogni turno di gioco si compone delle fasi controllo rifornimenti - movimento - bombardamento - combattimento, da ripetersi per entrambi i giocatori. Non è presente una fase di sfruttamento dopo il combattimento come sarà invece standard a partire dagli '80. L'importanza dei rifornimenti e dei collegamenti è ben rappresentata con regole originali ed il gioco scorre veloce (anche se, con 30 turni, non sempre si riesce a finire in un'unica sessione) ed equilibrato: entrambi i giocatori hanno probabilità analoghe di vincere.

Dal punto di vista della simulazione della battaglia non si può, però, non storcere il naso di fronte a molte delle scelte degli autori, per quanto si debba considerare come attenuante la difficoltà di reperire informazioni dettagliate sulla battaglia all'epoca della creazione del gioco (siamo nel 1980!). Per iniziare, non si può non notare che la mappa è stata modificata e che lo schieramento storico delle truppe è stato visibilmente alterato (per rendersene conto basta aprire la mappa nel capitolo dedicato alla battaglia nel libro di B.H.Liddel-Hart "Storia militare della seconda guerra mondiale", pubblicato dalla Mursia nel 1971, che gli autori sicuramente potevano aver consultato).

Conclusione: sarà la nostalgia di tante partite giocate (fu il secondo gioco cui mai giocai!) ma, nonostante i suoi notevoli limiti sia come rappresentazione storica della battaglia sia come meccaniche di gioco datate agli anni '70, il gioco mantiene (per me) un discreto fascino e può essere un buon gioco introduttivo per chi sia alle prime armi e voglia provare un "wargame"! Poi, chi non si fosse scoraggiato e volesse riprovare la stessa battaglia passando ad un gioco "più impegnativo" può quindi provare l'ottimo Kasserine (il confronto con quest'ultimo gioco, pubblicato esattamente venti anni dopo, permette di apprezzare l'evoluzione nei giochi).

La traduzione

La riproduzione del gioco cerca di essere il più possibile fedele all'originale. Mappa, pedine, tabelle e figure degli esempi sono state realizzati tutti con Inkscape, utilizzando il carattere Helvetica per tutti i testi che vi appaiono, ad esclusione del nome del gioco e del corpo delle tabelle, per i quali è stato usato un carattere appositamente creato con fontforge a simiglianza dell'originale (non avendo trovato un carattere idoneo), battezzato per ora IT-Beton. Il testo è stato composto col LaTeX, utilizzando il pachetto "helvetica" per i caratteri senza grazie. Si è riprodotto il solo testo italiano delle regole (sono state tralasciate le traduzioni in francese, tedesco ed inglese), resistendo alla tentazione di ritoccarlo almeno dal punto di vista linguistico, unendo in un unico fascicolo il libretto delle regole e quello con figure e tabelle. Il calendario di gioco ed i due fogli con le tabelle dell'artiglieria e del combattimento hanno subito qualche piccola limatura dimensionale per portarli ad un formato A4 (e, per questioni estetiche, sono gli unici elementi in cui si è mantenuta la tetraglossia originale). La mappa è presentata solo come foglio unico, non divisa in pagine A3 come solito per facilitarne la stampa. Complessivamente il risultato è discreto, anche se la mappa, nonostante tutti gli sforzi, non è che una pallida ombra di quella originale: non è affatto semplice ottenre gli effetti degli acquerelli!

I file

I file con la traduzione si possono scaricare qui. Si tratta di un file .zip contenente i seguenti file pdf:

Note varie

Una buona introduzione su questa battaglia si trova nel già citato libro di B.H.Liddel Hart (Storia militare della seconda guerra mondiale, Mursia 1971), una descrizione un po' più estesa, con una ben più dettagliata descrizione del contributo delle truppe italiane si trova nei volumi pubblicati dall'Ufficio Storico dello Stato maggiore dell'Esercito (M.Montanari Le operazioni in Africa Settentrionale. Vol.IV: Enfidaville, dicembre 1942-maggio 1943, USSME, Roma, 1998). Per mappe e documenti dell'epoca si può consultare lo studio pubblicato dall'ufficio storico dell'esercito americano: volume 1 parte 1, volume 1 parte 2 (narrativa e documenti), volume 2 parte 1, volume 2 parte 2 (considerazioni varie) ed infine mappe e schemi.