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Correva l'anno 1913...

Obblighi vaccinali ieri e oggi

(28.2.2022)

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Introduzione

Negli ultimi sei mesi periodicamente si è assistito a manifestazioni di protesta di piccoli gruppi contro l'obbligo vaccinale, introdotto inizialmente per il personale sanitario e poi esteso ad altre categorie, come il personale scolastico, ed infine a tutti gli ultracinquantenni a partire dal 15 febbraio 2022, nonché contro l'obbligo mascherato indotto dall'introduzione della "certificazione verde" necessaria per accedere ai luoghi di lavoro. Uno degli argomenti utilizzati è che tale obbligo sarebbe incostituzionale o che lederebbe la libertà delle persone.

Tuttavia obblighi vaccinali sono stati spesso introdotti nel XX secolo, essendo la vaccinazione di massa l'unico metodo efficace per impedire la diffusione di epidemie riuscendo, a volte, perfino a debellare la malattia (come è avvenuto per il vaiolo, dove la vaccinazione obbligatoria in tutto il mondo a partire dagli anni '60 fece sì che l'ultimo ultimo caso al mondo d'infezione da vaiolo si verificò nel 1977 ed il vaiolo fu dichiarato ufficialmente estinto nel 1980). Non sono una novità nemmeno obblighi specifici per alcune categorie.

L'introduzione di tali obblighi non è una caratteristica propria di regimi autoritari, ma è sempre avvenuta anche in paesi liberali. A tal proposito mi sono recentemente imbattuto in un calendario scolastico del 1913, di cui propongo una foto (aprire la foto in una nuova finestra per vederla a risoluzione piena).

La prima cosa che salta all'occhio sono alcune interessanti considerazioni sull'organizzazione dell'anno scolastico. Si partiva il 1 ottobre con gli esami dell'anno precedente, quindi verso il 16 ottobre iniziavano le lezioni che terminavano il 31 luglio. Sì, per quanto possa parere strano, per l'intero mese di giugno e l'intero mese di luglio gli alunni delle scuole elementari e medie andavano a scuola a seguire le lezioni!
Pare quindi del tutto incomprensibile l'avversione di alcuni sindacati scolastici contro la proposta che era stata avanzata di posticipare la fine delle lezioni (attualmente intorno al 15 giugno) di un paio di settimane per recuperare le lezioni perse a causa di quarantene, didattica a distanza ed altro imposte dall'epidemia in questo autunno ed inverno.
Per quanto riguarda vacanze e festivtà, mentre molti dei giorni festivi cui siamo abituati non potevano esistere (1 maggio, 25 aprile), ne esistevano altri legate alla casa reale (compleanni del re e della regina, morte di Vittorio Emanuele II e commemorazione di Umberto I). Si osservi anche che le vacanze di Natale erano di soli tre giorni per le scuole elementari e quattro per le scuole medie, mentre la vacanze di Pasqua superavano la settimana.

Altrettanto interessante è leggere le note presenti sotto il calendario sull'organizzazione scolastica (iscrizioni, assenze, libri di testo, orari delle lezioni, registri scolastici ecc. tra cui la numerosità massima delle classi in settanta allievi per classe: le "classi pollaio" paiono quindi una costante della scuola italiana).

Tra queste note l'ultima nell'angolo in basso a destra è però particolarmente interessante alla luce della situazione attuale, intitolata "vaccinazione". Riporto una foto di questa parte che permette di leggere meglio il testo (si apra l'immagine in una nuova finestra per vederla a risoluzione piena):

Si tratta semplicemente dell'obbligo che i bambini siano vaccinati per poter essere iscritti a scuola. Senza vaccinazione non potevano essere nemmeno iscritti! (e le scuole elementari erano obbligatorie già allora, sicché ciò imponeva l'obbligo delle vaccinazioni a tutti i bambini). Non solo, ma per i bambini che avessero compiuto undici anni era richiesto che fossero "rivaccinati", ovvero che avessero ricevuto una nuova dose. La necessità di una dose di richiamo per mantenere l'efficacia del vaccino confuta l'affermazione dei movimenti "no-vax" che sia una novità dei vaccini moderni contro il Covid-19, ma capitava anche coi vaccini "tradizionali" contro altre malattie, dal momento che l'immunità è spesso limitata nel tempo. Lascio a chi legge trovare di quali vaccini si trattasse.

Chi era al governo nel 1913? il liberale Giolitti (il quarto governo Giolitti rimase in carica dal 30 marzo 1911 al 21 marzo 1914), ovvero il governo che nel 1912 introdusse il suffragio universale maschile. La vaccinazione obbligatoria non è quindi un atto da governo autoritario né lede la libertà delle persone.

\(\mathcal{M}.\mathcal{I}.\)

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