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Panzer Command

un gioco di Eric Lee Smith pubblicato da Victory Games nel 1987

Come dimenticare il primo gioco mai provato che non fosse pubblicato dall'International Team? fortuna volle che fosse un gioco molto valido e, cosa rara per i giochi dell'epoca, anche esteticamente gradevole (anche se non all'altezza della IT - la mappa di carta invece che di cartone era meno raffinata ma compensavano esagoni e pedine più ampi, le pedine con le sagome dei veicoli ed un fascicolo di davvero regole ben fatto: il salto estetico non fu traumatico, basti pensare a come si presentavano le pubblicazioni SPI ed Avalon Hill, ed aprì le porte di un mondo nuovo).

Si tratta di un gioco a livello tattico (esagoni da 500 m, unità a livello di compagnia, turni da 30 minuti) che ricrea le battaglie combattute lungo il Čir tra il XLVIII. Panzerkorps tedesco e la 5a armata corazzata sovietica nella prima metà del dicembre 1942. Con estrema difficoltà l'11. Panzerdivision del generale Balck riuscì con continui contrattacchi a rintuzzare i ripetuti tentativi sovietici di sfondare il sottile fronte tedesco in direzione di Rostov, ma, così impegnata, non potè impedire la riduzione della testa di ponte tedesca di Nizhnje Tschirskaja da cui il XLVIII corpo avrebbe dovuto muovere in appoggio del LVII corpo per lo sblocco della 6a armata. Per quanto, tatticamente, il XLVIII corpo tedesco appaia il vincitore di questi scontri, strategicamente ne esce vincitrice la 5a armata sovietica (o meglio, la STAVKA) che tenne impagnate le divisioni tedesche sul Čir mentre il fronte del Don veniva sfondato. Il sistema di attivazioni ad impulsi e la struttura originale di ogni turno rende il gioco molto fluido con graduali rovesciamenti di fronte. Le regole sono solo apparentemente lunghe (un fascicolo di 64 pagine!), in quanto metà del fascicolo è dedicato a presentare gli scenari di gioco e ad illustrare come crearne di nuovi, due pagine sono una piccola minimappa muta utile per segnare le posizioni qualora s'interrompesse la partita, due pagine contengono le tabelle, quattro le schede delle unità, aggiungendo poi copertina, indice, sinossi del regolamento, rimangono circa 25 pagine ben scritte ed estremamente chiare, piene di esempi e spiegazioni dell'autore.

La traduzione

Probabilmente è una delle traduzioni esteticamente meglio riuscite. Il fascicolo delle regole ha la stessa lunghezza dell'originale (64 pagine) e riesce a riprodurne fedelmente la veste tipografica. La mappa ricalca graficamente piuttosto bene quella originale. La differenza più significativa è la sostituzione dei toponomi del gioco coi toponimi così come appaiono nelle mappe russe e tedesche coeve (in queste ultime si trattava di traslitterazioni dei nomi russi). I toponimi del gioco originale sono la traslitterazione "all'inglese" dei nomi russi e, stante l'erratica fonetica inglese, non vedo alcun vantaggio nel riproporli ad italofoni. I nomi russi e tedeschi utilizzati, oltre che più facilmente leggibili, danno una spruzzatina di "colore" storico in quanto sono quelli che comparivano nelle mappe usate all'epoca (in alcune mappe tedesche la traslitterazione si affiancava al nome originale). Questo ha comportato l'utilizzo del carattere "Linux Libertine" in quanto l'unico tra quelli a mia disposizione che, oltre ad essere gradevole e simile a quello della mappa originale, possedeva il maiuscoletto anche per l'alfabeto cirillico. Nelle regole ho tenuto la traslitterazione tedesca ed evitato il doppio nome. Le pedine cercano di riprodurre fedelmente quelle originali, con le sagome ridisegnate a partire da disegni, anche se, come sempre, tutti i segnalini sono stati tradotti. Il carattere utilizzato in tutte le pedine è "Helvetica". Per permettere la stampa in fogli A4, i due fogli di pedine originali sono stati arrangiati in tre fogli. Il carattere con cui è scritto il nome del gioco sia sulle regole che sulla mappa dovrebbe essere una variante del "crillee", ma non sono riuscito a trovarne una versione che fosse gratuita, funzionante e sufficientemente vicina all'originale. Ho pertanto creato (usando fontforge) un apposito carattere, cui ho dato il nome, un po' banale, di PzCmd.

I file

Il file file .zip contiene:

Note varie

Le battaglie combattute dall'11. Panzerdivision tedesca lungo il Tschir divennero famose nel dopoguerra e furono oggetto di numerosi studi: un po' per l'abilità dei generali tedeschi di "vendere" bene le proprie memorie ed il proprio punto di vista, un po' per la quasi totale inaccessibilità di fonti sovietiche, ma soprattutto perché, in piena guerra fredda, in occidente era rassicurante studiare come un reparto ben condotto potesse respingere forze nemiche numericamente superiori. Gli studi in proposito si sprecano, e sarebbe impossibile enunciare anche solo i principali. Tra quelli facilmente reperibili: F.W. von Mellenthin "Panzer Battles 1939-1945" (ancora ristampato nel 2009!), Robert G. Walters "Order out of chaos: a case study of the application of Auftragstaktik by the 11th Panzerdivision during the Chir river battles 7-19 december 1942" (1989... sono 78 pagine), Russel H.Stolfi "The Chir River Battles 4-22 December 1942" (e sono solo 16 pagine, ne possiedo una scansione ma non trovo più i file). Naturalmente inizia oggi ad essere presente anche il punto di vista sovietico, si guardi, per esempio, la seguente discussione.