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La fuga del Goeben

Titolo originale: "The Flight of the Goeben"

un gioco di Dave Williams pubblicato in Strategy & Tactics n.21 (SPI, 1970)

Un antichissimo gioco pubblicato quasi mezzo secolo fa ed uno dei pochi giochi con esagoni e pedine a trattare la guerra sul mare. Il gioco riproduce le manovre navali nel Mediterraneo nei primi giorni di guerra dell'agosto 1914, che videro protagonista la squadra navale tedesca nel mediterraneo, formata dall'incrociatore da battaglia Goeben e dall'incrociatore leggere Breslau, al comando dell'ammiraglio Wilhelm Souchon. I due incrociatori furono sorpresi dalla guerra nel Mediterraneo, lontani dalla proprie basi e con problemi di rifornimento. Dopo una serie di vicende, in cui riuscirono ripetutamente ad eludere le navi inglesi ed a bombardare i porti algerini provocando la temporanea sospensione dei convogli verso la Francia, i due incrociatori attraversarono i Dardanelli per giungere a Costantinopoli dove, ad evitare l'internamento, furono venduti alla Turchia. Ebbero un ruolo importante nello spingere la Turchia in guerra a fianco degli imperi centrali e, divenuti il nerbo della flotta turca, combatterono per tutta la guerra mantenendo gli equipaggi tedeschi (cambiarono la bandiera ed indossarono il fez, Souchon divenne il comandante in capo della flotta turca). Il Goeben, all'epoca uno dei più moderni incrociatori da battaglia tedeschi, rimase in servizio a lungo nella Turchia e fu demolito all'inizio degli anni '70.

Il gioco adotta un semplice ed efficace sistema "alla cieca" in cui ciascun giocatore ha la sua mappa ed il sistema di avvistamento delle navi avversarie non richiede un arbitro. Le regole considerano anche il consumo di carbone con il conseguente bisogno di rifornimenti e, perla finale, fino alla dichiarazione di guerra non solo le squadre avversarie non possono affrontarsi ma non si possono nemmeno conoscere le condizioni di vittoria (dettate dagli ordini che giungeranno da Berlino, da estrarre a sorte). In questo modo il giocatore alleato non può sapere che cosa l'avversario cercherà di fare e quindi non può sapere inviare le sue navi, costringendolo a perlustrare l'intero Mediterraneo.

La traduzione

Ho aggiunto un po' di colore alla mappa. Le pedine sono state interamente ridisegnate, sostituendo all'anonima vista dall'alto (uguale per tutte le navi) le sagome dei profili di ciascuna nave. Per i nomi (e di conseguenza per gli acronimi che li abbreviano) delle squadre navali si sono usate le designazioni storiche di ciascuna marina e non quelle tradotte in inglese.

I file

Il file file .zip contiene:

Note varie

Un breve articolo che riassume le vicende politiche e militari del Goeben nell'estate del 1914 si può trovare qui. L'incrociatore ebbe un ruolo importante nel contribuire a spingere la Turchia in guerra a fianco degli imperi centrali. Nell'estate del 1914 la Turchia aveva due navi da battaglia moderne in costruzione nel cantieri inglesi: la Resadiye (27900 t, 10 pezzi da 13.5" Mk VI (343/45), 21 nodi) nei cantieri Vickers, la Sultano Osman I (28300 t, 14 pezzi da 12" Mk XIII (305/45), 22 nodi) nei cantieri Armstrong. Nel luglio 1914 queste navi erano ormai completate (ed interamente già pagate col denaro ottenuto tramite una sottoscrizione pubblica), ma il governo inglese tergiversò prendendo tempo, temendo un'alleanza turco-tedesca. Allo scoppio delle ostilità l'ammiragliato, guidato da Churchill, impose alla Turchia la requisizione delle navi fino alla fine delle ostilità in cambio del pagamento di un indennizzo e della neutralità turca. Il governo turco rifiutò sdegnato e gli inglesi s'impossessarono delle due navi, ribattezzate Erin ed Agincourt (ovviamente, senza restituire i soldi). L'episodio allontanò la Turchia dall'Inghilterra contribuendo in modo sostanziale all'alleanza turca con la Germania (esattamente l'opposto di quanto Churchill pensava di ottenere!). Il passaggio sotto bandiera ottomana del Goeben (23000 t, 10 pezzi da 28 cm L/50 SK (283/50), 28 nodi in teoria, 23-24 in pratica per problemi alle caldaie) e del Breslau (4600 t, 12 pezzi da 10,5 cm SK L/45, 27,5 nodi) ebbe un forte impatto sull'opinione pubblica turca. Il 15 agosto fu cancellato l'accordo marittimo con il Regno Unito, il 27 settembre gli stretti furono chiusi alla navigazione commerciale, il 29 ottobre il Goeben bombardò Odessa avviando le ostilità (dichiarate il 2 novembre). Il Goeben, ridenominato Yavuz Selim, rimase in servizio fino al 1950 e, ultima nave da battaglia della prima guerra mondiale, fu demolito solo nel 1973. Curiosamente nel 1963 il governo tedesco rifiutò l'offerta di riacquistare la nave per destinarla a museo (un vero peccato, ma evidentemente ricordava troppo la Germania guglielmina etichettata come "militarista" ed unica responsabile della grande guerra nel trattato di Versailles, un passato che la pacifica e complessata repubblica federale tedesca non poteva permettersi di ricordare in modo così ingombrante).